Shin Ki Tai

Safeguarding

Shin Ki Tai asd tutela la salute e il benessere psico-fisico dei suoi Tesserati e Tesserate contro comportamenti non solo illeciti ma anche impropri e che ledono i diritti fondamentali

Ognuno ha diritto di essere trattato con rispetto e dignità e di vedersi tutelato da ogni forma di abuso, molestia, violenza e in genere di discriminazione, prevista dal decreto legislativo n. 198 dell’11.4.2006, per motivi legati a: etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, fede religiosa, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Chiunque partecipi a qualsiasi titolo all’attività sportiva di Shin Ki Tai asd è tenuto al rispetto dei diritti dei Tesserati e delle Tesserate.

Responsabile anti-abusi (Safeguarding)

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni di Shin Ki Tai asd, coordinato con il Safeguarding Officer dell’Ente di affiliazione US ACLI, è Luca Mossini.

Come fare una segnalazione

Sei stato/a vittima o sei a conoscenza di situazioni e condotte di abuso? Puoi inviare la tua segnalazione al Responsabile Safeguarding.

Le segnalazioni riguardano violazioni dei codici di condotta, maltrattamenti o abusi, verificatisi nello svolgimento dell’attività sportiva di Shin Ki Tai asd, pertanto, le segnalazioni inerenti a fatti accaduti al di fuori dell’ambito sportivo di Shin Ki Tai asd non potranno essere trattate, in quanto non pertinenti.

Un Tesserato o Tesserata di Shin Ki Tai asd può fare una segnalazione (*) contattando Luca Mossini, in qualità di responsabile anti-abusi della Shin Ki Tai, di persona oppure al numero 3384844069. La segnalazione deve essere inoltrata attraverso il >> modulo specifico, da scaricare, compilare e recapitare al Responsabile Safeguarding di Shin Ki Tai asd tramite email o lettera ai seguenti contatti:

  • Email: sicurezza@artimarzialiparma.it
  • Lettera: scrivendo a Shin Ki Tai asd, via La Spezia, 90 – 43125 Parma (PR), specificando nella busta “riservata al Responsabile Safeguarding Luca Mossini”

La nomina del Responsabile Safeguarding dell’Associazione è stata effettuata dal Consiglio direttivo di Shin Ki Tai asd in data 28 giugno 2024. L’incarico del Responsabile ha durata annuale e può essere rinnovato.

Modello organizzativo e di controllo

I Modelli organizzativi e di controllo – MOG sono documenti volti a minimizzare e gestire i rischi di abuso, violenza e discriminazione. Questi atti fanno riferimento al d.lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli enti e sono stati recepiti anche nell’ordinamento sportivo. Il MOG resta in vigore per 4 anni.

Codice di condotta

I Codici di Condotta traducono i principi di lealtà, correttezza, inclusione ed equità in azioni concrete e divieti, eliminando gli ostacoli alla loro realizzazione.

Normativa

Il decreto legislativo del 28 febbraio 2021 n.39 conosciuto come “Safeguarding”, intitolato “semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi”, promuove un maggiore impegno e sensibilità nel mondo dello sport. Questo decreto incentiva la creazione di un ambiente inclusivo, che rispetti la dignità e i diritti di tutti i partecipanti alle attività sportive, introducendo dei requisiti specifici, ben dettagliati, che devono rispettare le società sportive.

Gli obiettivi principali includono: Parità di genere tra uomo e donna Tutela dei minori Contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni. Per raggiungere questi obiettivi vengono adottate misure preventive e di controllo denominate “safeguarding”.

>> Regolamento Safeguarding US ACLI

>> Decreto legislativo n° 39 del 28/02/2021

Note

(*) La segnalazione non interrompe il termine di decadenza normativamente previsto con riferimento agli abusi di cui si ha notizia né ai reati perseguibili a querela né altri termini previsti dalla normativa applicabile. Ogni denuncia o segnalazione alle autorità competenti, comprese le autorità giudiziarie, dovrà pertanto essere presentata dall’interessato secondo le modalità e i termini di legge. Sono in ogni caso fatte salve le competenze dell’autorità giudiziaria in materia penale. La segnalazione è resa senza pregiudizio dei diritti e degli obblighi stabiliti dalla normativa dell’ordinamento italiano o del diverso ordinamento applicabile alle circostanze e, quindi, non sostituisce l’eventuale obbligo di denuncia previsto per i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio che, nei casi previsti dalla legge, sono tenuti a denunciare quanto a loro conoscenza alle autorità giudiziarie e di polizia (artt. 331 c.p.p. e 361 e 362 c.p., c.d. Procedibilità d’ufficio).