Il valore fondamentale su cui si basano le arti marziali è il rispetto. Rispetto degli altri, correttezza e autocontrollo. Shin Ki Tai asd, che promuove da sempre lo studio e la pratica delle arti marziali tradizionali, ritiene importante e doveroso prendere parte al dibattito generato dal terribile fatto di cronaca che ha coinvolto nei giorni scorsi un ragazzo di 21 anni, Willy Monteiro Duarte, ucciso a calci e pugni da un gruppo di coetanei a Colleferro, a Sud di Roma, nella notte tra il 5 e 6 settembre.
Condividiamo a questo proposito il comunicato diffuso dalla Fijlkam – Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali:
La FIJLKAM si unisce al grande cordoglio per la famiglia di Willy Monteiro Duarte, ucciso da una banda di “violenti” per essere intervenuto in difesa di un suo amico coinvolto in una rissa a Colleferro, nel tentativo di pacificare gli animi.
Fijlkam – Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali
Il comportamento della banda di picchiatori non risponde in nessun modo ai valori trasmessi dagli Sport di combattimento e dalle arti marziali praticate nella Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (Sumo, Ju Jitsu e Aikido).
Sebbene uno degli appartenenti al branco criminale sia risultato tesserato per il karate con la FIJLKAM, gli Organi di Giustizia federali si sono subito attivati per la sua sospensione e la sua radiazione dall’albo dei tesserati. Nessuno dei coinvolti né oggi né in futuro potrà mai più avvicinarsi ad una delle nostre palestre affiliate né praticare le nostre discipline.
I valori che gli sport olimpici, tra i quali il karate, propugnano sono innanzitutto l’autocontrollo, il rispetto degli altri e la correttezza nonché l’altruismo e la generosità. Sono valori fondanti di ognuno degli sport che fanno parte della FIJLKAM e sono trasmessi dai nostri Insegnanti tecnici a qualsiasi livello di pratica: dalla base all’alto atletismo. Valori che da sempre la FIJLKAM si impegna a diffondere, anche come sta facendo con l’attuale campagna di comunicazione #difendiamoilfuturo.
Da Scampia ad altre zone difficili del nostro Paese, sono molto più numerosi gli esempi positivi che possono essere raccontati sui nostri praticanti, dalla lotta al bullismo al contrasto della violenza di genere. Pertanto stigmatizziamo fortemente l’atteggiamento di quella stampa che invece di verificare i fatti, e ignorando le proprie regole deontologiche per rincorrere il mero sensazionalismo, bolla come violenti i praticanti dei nostri sport. Tale atteggiamento irresponsabile ignora volutamente che chi è violento esercita il proprio istinto violento a prescindere. E che bolla come violenti degli Sport che, al contrario, insegnano a controllare istinti e pulsioni tramutandoli, invece, in valori costruttivi per la Società.
Precisiamo, pertanto, che nessun’altro dei picchiatori del branco di Colleferro è tesserato per le discipline FIJLKAM né che tantomeno sia definibile Lotta o Wrestling (peraltro semplice la traduzione inglese dello stesso termine) l’agghiacciante ed insensata violenza che è stata praticata sul povero Willy Monteiro Duarte.
Ci auguriamo che le future ricostruzioni della stampa tengano conto della responsabilità del tutto individuale dei comportamenti dei protagonisti dell’assurdo episodio e che non si applichino al contrario per creare un’ingiusta avversione per Sport olimpici che da sempre lavorano per la formazione e la crescita degli sportivi nel pieno e totale rispetto degli altri.